Recensioni

mercoledì 18 aprile 2018

SEGNALAZIONE: Nei pensieri del nemico

Buon Mercoledì carissimi!

Oggi la segnalazione di un romanzo uscito da poco:

 

 

 

 

Cerchi emozioni forti ai confini dell’immaginazione? 

Credi sia possibile penetrare la mente altrui fino a ghermire i segreti più intimi e inconfessati? 

Questo racconto farà di più: arriverai a possedere la tua preda fino a vivere le sue sensazioni, i suoi sentimenti, le emozioni… 

Ma fai attenzione. 

Potrebbe piacerti a tal punto da lasciarla scivolare sotto la pelle. Ti entrerà nel sangue… e prima che tu te ne accorga ti avrà rubato il cuore!

 

 

TITOLO: Nei pensieri del nemico
AUTORE:  Monia Scott
EDITORE: Self Publishing
DATA DI USCITA: 2 Febbraio 2018
 

BREVE SINOSSI: XXIII secolo. La giovane terrestre Lilyth Wild intraprende un coraggioso viaggio nello spazio sotto mentite spoglie per cercare di aiutare il fratello, anch'egli impegnato in una rischiosa missione e cacciatosi nei guai su una base lunare del lontano sistema solare Antares.

Arrivata a destinazione, la ragazza incontra un pericoloso quanto seducente cyborg, il nemico, il quale però intuisce fin dall'inizio che l'intrigante terrestre non è chi dice di essere. 

I due personaggi vengono inesorabilmente attratti l'uno verso l'altro da un facsino misterioso finchè la giovane donna, grazie a un dispositivo fornitole dal fratello, guida il nemico in una dimensione a lui del tutto sconosciuta, dominata dai sensi, fino a fargli scoprire, insieme alla magia dell'amore, anche una scomoda verità.

La nostra eroina sembra ora indifesa e impreparata di fronte a un nemico diumano  e manovrato da oscure potenze economiche. Ma il temibile cyborg non è l'unica minaccia per la giovane terrestre la quale subisce un tentativo di rapimento sventato proprio dal suo nemico. L'intento degli aggressori tuttavia rimane oscuro.

 E' a questo punto che la ragazza dovrà azzardarsi a scoprire le sue carte, costringendo il suo nemico a prendere posizione nei suoi confronti e mettendo in gioco la sua stessa vita.

In una realtà ipertecnologica dove niente è come sembra, popolata da algide androidi, inquietanti alieniu e inaspettati ibridi, la protagonista, aiutata dal fratello, dovrà trovare il modo di fuggire e di tornare sulla Terra in un susseguirsi di colpi di scena e situazioni avventurose, sino all'inatteso finale...

NOTA DELL'AUTRICE: Il mio lavoro è soprattutto una grande storia d’amore. Riprende in parte il filone erotico che negli ultimi anni sta avendo grande successo ma la vicenda narrata è di genere avventuroso con momenti d’azione e inaspettati colpi di scena. Si tratta di un romanzo diverso dal solito, dall’intreccio complesso e innovativo (due diversi punti di vista, tempi verbali discordanti con la cronologia della narrazione), che abbraccia diversi generi letterari. E’ una fiaba ambientata nel futuro, un racconto romantico che non annoia il cui esito rimane incerto fino all’ultima pagina. Questo romanzo si rivelerà un’esperienza inattesa, capace di trasportare il lettore, insieme ai protagonisti, in una dimensione sconosciuta e sensuale. Un antieroe maledetto, pericoloso quanto affascinante, angelo caduto capace di sedurre le lettrici insieme alla protagonista e di portarle a esplorare i loro desideri più carnali e inconfessati. Un’eroina coraggiosa e determinata disposta a tutto pur di salvare il suo grande amore. Sullo sfondo il tema della contrapposizione tra il mondo tecnologico che ci stiamo creando e quello naturale che invece rischiamo di distruggere ma che ancora trova il modo di riaffiorare, anche solo nei nostri istinti primordiali. Il romanzo, dedicato a un pubblico adulto, si compone di circa 110.000 parole ed è diviso in 22 capitoli, più prologo ed epilogo.


CENNI AUTOBIOGRAFICI: Monia Scott, classe 1966, nasce a Milano dove si laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne all’Università degli Studi. Attualmente impiegata part-time presso una multinazionale francese, ha avuto precedenti esperienze lavorative nella correzione di bozze per una grande casa editrice milanese e al Tribunale di Milano come Ufficiale Giudiziario. Al momento è impegnata nella traduzione dall’inglese di una nota saga di game-books il cui primo volume è stato recentemente pubblicato. Vive in Brianza con il marito e i due figli.

 

 

ESTRATTO CAP 1:


Mentre ancora contemplava quell’incredibile spettacolo, percepì un movimento alle sue spalle. Si voltò all’istante e credette che il suo cuore avrebbe cessato di battere: di fronte a lei c’era esattamente l’ultimo uomo che avrebbe voluto incontrare in quel momento, Jonathan Mondrian, il Comandante in capo della sicurezza di Antares α B4.

Fece del suo meglio per restare del tutto impassibile, ma non era sicura di esserne capace.
Quando il cuore si rimise in moto, le pulsazioni cominciarono a batterle così forte nelle orecchie che aveva l’impressione fossero udibili anche dall’esterno; e sicuramente l’udito bionico dell’uomo che aveva di fronte era in grado di sentirle.
Il Comandante aveva una stazza imponente. Il fisico, asciutto ma molto robusto, era avvolto da una sottile tuta nera che ne metteva in risalto la notevole muscolatura.
Sapendo che era un cyborg, Lilyth si era immaginata un uomo con arti robotici e il viso deturpato dalla ricostruzione in titanio, ma evidentemente per lui era stata utilizzata la tecnologia più avanzata e il suo aspetto era completamente umano: volto molto regolare, carnagione chiara ma abbronzata, capelli corti e corvini. Gli occhi neri del Comandante la scrutavano con uno sguardo curioso, quasi ironico e molto penetrante.
Lilyth si chiese fino a che punto avesse conservato la sua umanità.
Emanava una grande sensazione di forza e il suo magnetismo la teneva come paralizzata.
Finalmente lui parlò e si voltò, liberandola da quella morsa invisibile.
«Signorina Wild, prego, si accomodi.»
Lei riprese a respirare, ma si sentiva le gambe molli e le mani tremanti.
Sperò che lui non se ne accorgesse, ma sapeva che poche cose potevano sfuggire all’occhio bionico del Comandante, il sinistro, come l’orecchio, il braccio e il polmone dalla stessa parte, più le due gambe.
Il cyborg prese posto alla sua scrivania, invitandola con un gesto a sedersi sulla poltrona di fronte.
«Lilyth Wild, venticinque anni, ricercatrice alla facoltà di sociologia dell’università di Atlanta.» Leggeva a voce alta mentre scorreva una cartelletta elettronica, comparsa sul piano della scrivania.
Lei lo ascoltava paralizzata.
«Ha affrontato un lungo viaggio per arrivare fin qui.»
«Sì.»
«E’ una donna molto coraggiosa.»
«O incosciente» rispose lei istintivamente, senza pensare troppo a quello che stava dicendo.
Lui la osservava con un’espressione indecifrabile, quasi divertita, come un gatto che pregusta il suo topolino.


 

2 commenti:

  1. Ciao, nuova follower; complimenti per blog e post; qui l'ultimo appena pubblicato da me: https://freetimesonia.blogspot.it
    Se ti va ti aspetto da me come lettore/lettrice fisso/a (trovi il blog anche su facebook e instagram come: FreeTime e Sonia Dado )

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