Recensioni

sabato 14 aprile 2018

SEGNALAZIONE: La fuga degli alfieri

Buongiorno carissimi, oggi vi segnalo un nuovo romanzo:

 

 

 

“In fuga, alla ricerca di protezione, di rivalsa o arsi dalla brama di potere, i
protagonisti di "LA FURIA E LE STELLE" stanno per affrontare un nemico
molto più potente di quanto possano immaginare.
Tra sentimenti forti come legami di sangue, amori che forse non dovrebbero
esistere e alleanze precarie, il loro futuro si lega sempre più fitto alle pagine
di quel libro straordinario, dalle origini misteriose.
Quattro epoche diverse, un solo nemico.
Quattro generazioni lontane, un solo destino.
LA FUGA DEGLI ALFIERI è il secondo volume di una nuova duologia di
Abel Montero, creatore della Saga del Protettorato e autore della
Trilogia del Ragazzo Bendato.
LA FUGA DEGLI ALFIERI è un romanzo che racconta una lotta impossibile,
e un amore immenso.”

 

 

TITOLO: La fuga degli alfieri

AUTORE: Abel Montero

EDITORE: KDP

GENERE: Narrativa storica / Fabtascienza / Fantasy

FORMATO: Copertina flessibile

PAGINE: 330

ISBN-10: 1980624534

ISBN-13: 978-1980624530

 

CONTATTI:

https://www.facebook.com/abelmonteroauthor/

https://twitter.com/monteroauthor

https://www.instagram.com/abelmonterodreams 

abelmontero.weebly.com



PREFAZIONE: Che cos’è un incontro?In molti pensano che incontrare una persona sia la risposta del destino, del fato. Altre credono nell’allineamento dei pianeti o in segni zodiacali combacianti. A me è sempre piaciuto definire un incontro come una coincidenza, frutto del puro e semplice caso. Non si può prevedere, a volte non si sceglie nemmeno. Due persone si ritrovano nello stesso momento e nello stesso luogo senza una ragione precisa. C’è la possibilità che non si vedano, che non trovino l’intesa a pelle, esattamente come potrebbe accadere il contrario. Non esiste nulla di certo nella casualità. Ci si incontra, ci si trova e ci si conosce. Si impara qualcosa l’uno dell’altro, che si voglia o no. Si scopre ciò che aumenta la distanza, quanto quello che unisce. Si trova il punto comune, quello che esiste anche negli opposti. Definirei così l’incontro tra me e Abel.
Un caso, lo stesso che mi ha portata a scrivere queste righe. Ma non dilunghiamoci troppo. Di un autore parla a gran voce ciò che scrive, quindi iniziamo. La Furia e le Stelle. La Fuga degli Alfieri.
Due libri, l’uno il continuo dell’altro, quattro storie con un filo comune che le lega. Due libri nati da un uomo che da ragazzino sognava di poter mettere nero su bianco i suoi sogni, di scrivere e dar voce alla sua storia.
Si vede, lo si prova quando si legge. È impossibile non notare la passione di chi ha in mano la penna, si può sentire che c’è altro dietro quelle righe.
C’è chi classifica la letteratura fantastica come appartenente a categorie di serie B, inferiori. E sbaglia. Ci tengo a precisarlo.
Perché anche nella fantasia c’è del vero, qualcosa che non è inventato.
Perché questo genere non è solo composto da tutto ciò che vorremmo e che non è
possibile avere, dalla tecnologia e alle strane creature che ci può raccontare.
Perché ci si scorda che chi scrive è reale, è una persona vera, solo che sceglie di
raccontare la storia in modo diverso. E chi di noi non l’ha mai fatto?
Almeno una volta, tutti. Si tende a creare un mondo quando quello che in cui viviamo non ci piace più di tanto, un mondo che ha le sue pecche, certo, ma che ci offre anche molto da cui imparare. Abel Montero l’ha fatto.
Ha dato vita al suo universo, incastrando storia vera e inventata, con originalità,
andando fuori dagli schemi, dai canoni previsti.
Un mondo dove si lotta per ciò che è giusto, per le persone che si amano, per il futuro sereno a cui tutti ambiscono. Mitiliano. Olivia. Alejandro. Anna.
Quattro persone, quattro componenti della stessa famiglia, ma divisi dal tempo, da epoche diverse. Quattro persone che raccontano una storia, la loro.
Quattro persone che lottano per la verità, per vivere senza segreti e mezze menzogne. Ogni dettaglio si incastra alla perfezione, tesse una trama lunga e complessa, una sorta di tappeto persiano pieno di fili, di colori, che arricchiscono e delineano il disegno finale.
E può esseredifficile sbrogliare la matassa, capire l’intreccio, perché tutte le grandi storie non hanno mai un senso chiaro all’inizio.
Sono confuse, ingarbugliate, piene di domande, di dubbi e, a volte, anche senza
significato. O così si crede.Si ha fretta di conoscere. Si dimentica che il percorso è importante tanto quanto lo è la fine.
In realtà, le grandi storie acquistano un senso quando si è pronti a vederlo, perché come per tutte le cose importanti si deve andare per gradi. Questo romanzo non fa eccezione e, come tale, necessita del suo tempo, della giusta attenzione per essere capito, assimilato.
Ho sempre creduto che un libro aprisse più orizzonti di quanti se ne possano
immaginare. A volte le pagine, possono illuminare dettagli che ci cambieranno
definitivamente, che mutano il nostro punto di vista e ce ne fanno comprendere altri. Per voi, potrebbe trattarsi proprio di questo.
Perché “La Furia e le Stelle” e “La Fuga degli Alfieri” raccontano eventi che
sconvolgono la vite dei protagonistie che li metterà in pericolo per trovare le risposte che cercano, per la pace e la felicità che desiderano, ma coinvolgeranno anche voi, vi imporranno di porvi delle domande.
Inseguimenti adrenalinici e la ricerca della verità tenuta nascosta per tanto tempo vi terranno compagnia in ogni pagina, fino alla fine.
Mistero, magia, azione, ma anche elementi come famiglia, amicizia e amore sono
perfettamente inseriti in un racconto che vi terrà con il fiato sospeso, sempre in allerta e vogliosi di scoprire un mondo che, alla fine, farà parte anche di voi. Basta solo permetterglielo.
Allora, cosa state aspettando?
Fatelo.
Adesso.
Permettete a questa storia di compiere una magia che resterà impressa in voi e che ricorderete.
E, ora, voltate pagina.
Iniziate.

 

 

ESTRATTO: 

 

 

Roberto



Roberto aveva sempre trovato la varietà d'ambienti naturali siciliana assolutamente stupefacente. Deserti e montagne innevate si alternavano a spiagge dalla sabbia bianca tanto da non sfigurare accanto ai panorami caraibici e coste rocciose che sembravano dipinte a pennellate furiose da un dio irritato.
La stavano attraversando su di una via che scavalcava le ampie distese di colline aride,poste al centro dell'isola, e si inerpicava poi su per la catena montuosa Nebroidea, diretti verso la costa nordorientale. Quel percorso era il più breve solo in linea teorica. Lo intraprendeva chi necessitava di raggiungere uno dei tanti piccoli centri abitati nascosti al suo interno. Circumnavigare l'isola sulle veloci autostrade sarebbe stato infinitamente più rilassante.
Ma Roberto era cosciente di dover evitare le strade più trafficate e conosceva la facilità con cui sarebbero stati identificati incrociando gli snodi più sensibili.
Non potevano dare nell'occhio. Non poteva rischiare ancora di esporre la sua piccola a occhi bramosi di potere e sangue oltre ogni logicità. Se non altro, era felice di poter trascorrere del tempo da solo con lei. Sapeva di doverle delle spiegazioni. Quella notte non si era fermato, non si era guardato indietro, nemmeno per scrutare gli occhi terrorizzati di Anna. Lui sapeva che avrebbe visto dentro di essi le stesse fiamme che stavano incenerendo i loro ricordi, tutta la vita che avevano trascorso insieme, in quella casa.
Lei era rimasta silenziosa, anche troppo. Sembrava aver tenuto le mani sulla bocca per soffocare un grido di dolore senza fine. Quelle stanze, quelle mura e i colori con cui le avevano dipinte, avevano rappresentato una nuova vita per lui e la promessa di un futuro sereno per lei. Anche se erano rimasti soli, anche se tutto era già cambiato così presto, tanti anni prima.
Il ricordo delle sensazioni che aveva provato in quei primi giorni con lei lo assalì e lo cullò mentre cercava le parole giuste per dirle la verità.
Non tutta. Solo quella che sapeva avrebbe potuto assimilare in quei momenti in cui l'adrenalina iniziava a scemare lasciando il posto alla stanchezza del viaggio.
Tirò giù l'aletta parasole di Anna mentre le luci del mattino bagnavano l'abitacolo di sfumature rosse e livide. Lei giròla testa verso di lui.
Roberto non poté fare a meno di incrociare i suoi occhi. Stava diventando una donna bellissima. Quello sguardo avrebbe incantato il più cinico dei cuori.
Era sempre stato così, fin dalla prima volta che l'aveva sollevata in aria, leggera come una piuma. Gli era sembrato di stringere tra le braccia tutte le stelle del firmamento.

 

 

L'AUTORE: Abel Montero è frutto del folle amore che ha mescolato sangue siciliano e
venezuelano. Scopre fin da piccolissimo che preferisce tenere gli occhi puntati
verso le stelle, o sprofondati tra le pagine di un romanzo, piuttosto che
metterli a fuoco sul presente che lo circonda.
Appassionato di pittura classica, ritrattista a tempo perso, inforna senza sosta
dolci che grondano troppa cioccolata.
Tra i fondatori del podcast HUGMENTED, si è occupato di pubblicità, ma ha
mollato il lavoro per dedicarsi alla scrittura. Condivide con successo i suoi
racconti sulla piattaforma di social reading Wattpad e il suo racconto
d'esordio: IL RAGAZZO BENDATO, ha vinto ai Wattys 2016, il più grande
concorso letterario online del mondo e il suo seguito: IL
GIORNODELL'ESECUZIONE, ha vinto all'edizione 2017

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