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mercoledì 29 novembre 2017

Il drago, il custode, lo straniero - Recensione #9

 

Buongiorno a tutti lettori! Come state? Cosa state leggendo di bello? 

Io ci tenevo a scusarmi per l'assenza ma ho subito un'operazione di un certo tipo e sto iniziando a riprendermi solamente ora, ho finito di leggere "Il drago, il custode e lo straniero" di Enrico Pompeo da settimane ma non ho avuto la forza fisica di pubblicare la recensione perciò lo faccio ora, con tantissimo ritardo e scusandomi di cuore con l'autore. 

 

TITOLO: Il drago, il custode, lo straniero

AUTORE: Enrico Pompeo

EDITORE: Edizioni creativa

PAGINE: 180

SINOSSI: Tre personaggi, tre destini, un unico filo comune. Tre storie parallele, con un solo orizzonte di riferimento. Il Drago è uno squalo, uno che azzanna la vita, perché "Predatori non si nasce, ma lo si diventa." È il capo di un gruppo che ogni sabato scorrazza in discoteca tra risse e scontri senza mai voltarsi indietro. Il Custode vive rintanato nel suo covo, come un ragno, a smerciare droga ai suoi clienti: tutti alla ricerca di quel piacere che possa rendere le loro vite meno amare. Lo Straniero vive in Brasile, quasi schiavo in una miniera dove impara cosa significa soffrire, fino a riuscire a scappare e nascondersi dentro la foresta amazzonica. Qui incontra, finalmente il suo destino.

BIOGRAFIA: Enrico Pompeo nasce a Livorno, il 26 Maggio del 1972. E' attualmente insegnante di Italiano, Storia e Geografia alle scuole medie Micali della sua città natale. Collabora alle iniziative della tenuta del Montevaso, nelle colline pisane, in cui  riprende fiato e cura l’ospitalità di seminari sulla comunicazione.  Ha  pubblicato  il suo primo romanzo nel dicembre 2002 dal titolo: “Una curva improbabile”. Ha svolto la funzione di giudice letterario per due edizioni del concorso “Europa Express”, realizzato dalla fondazione Eni Mattei. Cura la rubrica di cinema su ‘Azione Nonviolenta’, rivista ufficiale del Movimento Nonviolento. Spesso si diletta di teatro comico, per la costernazione del pubblico, con il gruppo: "I Burloni".

RECENSIONE: Enrico Pompeo ci propone la storia di tre personaggi divisa in altrettanti episodi, tre storie diverse ma con un unico filo in comune che si chiarirà con il procedere della lettura.

All'inizio è il Drago a parlare, colui che "azzanna la vita, perchè predatori non si nasce, ma lo si diventa", colui che vive di notte e che disprezza ogni cosa o persona nel tentativo di vivere al massimo, convinto della propria superiorità. E' un personaggio cattivo per necessità, che non si lascia travolgere da riflessioni o pensieri poichè pensa che fermandosi anche solo un attimo a riflettere possa crollare.

A metà troviamo il Custode che parla, è un umo freddo, uno spacciatore che vive isolato e rintanato nel suo covo lontano da tutto e da tutti, come un ragno. Il Custode vede l'illegalità come l'unico modo che gli permette di guadagnare in pochissimo tempo.

Infine nella terza parte parla lo Straniero, che affronta enormi pene per sopravvivere in Brasile.

La lettura è scorrevole, il ritmo è incalzante, ma è un libro che richiede attenzione, in quanto tratta di temi che sembrano lontani dalla nostra quotidianità ma sui quali Enrico ci "costringe" a riflettere. 

Ho adorato l'originalità di questo autore!

- Il fatto che ogni storia è preceduta da frasi tratte da brani del cantante De André e da parole scritte da sconosciuti sui muri:

"La follia è l'unica via di salvezza" (frase vergata a pennarello sulla parete di un bagno pubblico di un treno regionale, riferita al Custode) 

- E soprattutto il fatto che l'autore inizia e termina il suo libro con le stesse parole

Cari lettori consiglio a tutti di leggere questo libro perchè merita tanto. Mi ha fatta riflettere ed emozionare ed è un libro scritto e racconatato in modo originale e del tutto diverso rispetto alla maggior parte dei libri che si scrivono in questo periodo.

Io ringrazio di cuore Enrico Pompeo per la bella dedica che mi ha lasciato all'interno del libro e soprattutto per avermi dato la possibilità di leggere il suo racconto. Tanti, tanti complimenti perchè mi è piaciuto molto. Mi scuso ancora per il ritardo nella pubblicazione di questa recensione.

Un saluto a tutti, vedrò di rimettermi in pari e recuperare al più presto questo mese, un bacio e vi auguro una buona giornata!

Marika

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